Dopo l’ennesimo scempio Ambientale , al quale non abbiamo potuto che assistere impotenti (svaso del Lago Ampollino (KR)), abbiamo capito che avevamo bisogno di un ente forte che potesse rappresentare tutti Noi pescatori “responsabili” di Calabria, tutti Noi che viviamo la pesca con rispetto e un forte legame agli ambienti acquatici e agli ecosistemi che popolano questi ultimi.
A dire il vero, di pescatori così detti “responsabili” ne abbiamo conosciuti molti, anche se in percentuale molto bassa rispetto alla totalità degli amanti della pesca in Calabria, ed abbiamo notato che quasi sempre gli angler più virtuosi praticavano quasi tutti lo spinning.
Non penso che questo sia un caso, visto che lo spinning è , a mio modesto parere, una delle tecniche di pesca più “evolute”, in costante aggiornamento e cambiamento.
Forse potremmo definire lo spinning come l’apice di un progresso evolutivo che ci ha visto passare dalle esche naturali (quali vermi e piccoli pescetti innescati ancora vivi all’amo) ad esche del tutto artificiali, da una cultura della padella (ancora radicata in terra calabra) ad una cultura del rispetto e del rilascio del pesce, un concetto ormai quasi principe in questa tecnica.
Un’evoluzione che quasi noi tutti abbiamo affrontato, infatti la maggior parte degli spinnofili (me compreso!) hanno iniziato i loro primi passi nel mondo della pesca innescando lombrichi e portando a casa le prede derivanti dalle battute affrontate; crescendo, evolvendoci, abbiamo capito, forse,che questo non era un futuro sostenibile, che i nostri ambienti acquatici stavano cambiando e che avevano bisogno del nostro aiuto; e dall’altra parte abbiamo iniziato a capire che gli artificiali, oltre a far sbizzarrire la fantasia dei pescatori in merito a colore, dimensione e forma, davano più chance di cattura e dimensioni più generose delle prede e che evitavano massacri dovuti all’esofagazione dell’esca.
Proprio questa accurata riflessione ha portato un gruppetto di 11 ragazzi a discutere su quale Associazione fosse più consona al conseguimento del nostro scopo: tutelare le nostre acque e noi pescatori.
Dopo avere ricercato informazioni su vari Club ed Associazioni, in uno statuto scaricato dal web, leggemmo:<<L’Associazione ha lo scopo di diffondere, promuovere e favorire lo sviluppo della pesca sportiva con esche artificiali (pesca a spinning), nei limiti fissati dai relativi regolamenti vigenti. Ha inoltre lo scopo di promuovere iniziative per la tutela e la difesa dell’ambiente e della fauna ittica delle acque.…>>
Le prime tre righe di questo statuto, ci fecero subito ben sperare e continuammo la lettura :<<… l’Associazione si propone di: contribuire alla formazione sportiva e morale degli associati;promuovere una tecnica di pesca, come quella al lancio (spinning) che sia rispettosa del pesce e che prevede il rilascio del pescato il più possibile indenne; delineare la figura dell’affiliato pescatore quale “sentinella ambientale”, ossia rilevatore dei problemi che affliggono gli ecosistemi acquatici; collaborare con gli enti pubblici deputati alla gestione degli ecosistemi acquatici al fine di promuovere iniziative, progetti e volontariato per la tutela e la difesa dell’ambiente…..>> ci sembrava di leggere una “bibbia” del pescatore responsabile, una favola dove potevamo diventare protagonisti, uno Statuto con la S maiuscola: semplicemente lo statuto di una realtà italiana che si chiama SPINNING CLUB ITALIA.
Dopo questa attenta lettura, decidemmo di non perdere tempo e contattare il presidente nazionale, Sig. Narducci, che entusiasta ci gira tutto il necessario per partire con una nuova sezione, una sezione che dovrebbe essere provinciale, ma che visto l’entusiasmo e l’amalgama degli 11 ragazzi (provenienti da province diverse ed oltretutto storicamente rivali) diviene in via eccezionale una sezione bi-provinciale a cavallo tra Cosenza e Catanzaro.
una Domenica di Gennaio, una Domenica fredda ed innevata, gli 11 ragazzi si incontrano a Lorica (CS), località montana della Sila Calabrese rinomata per turismo, buon cibo e l’adiacente Lago Arvo. L’incontro avviene in un ristorantino locale, dove si inizia la discussione sulla documentazione necessaria per partire e si inizia a bere e mangiare come solo in Calabria si sa fare.
Alla fine del pranzo tra una grappa e una castagnola, tra un bicchiere di vino e una fetta di dolce, si firmano i modelli per l’iscrizione della nuova sezione e dei nuovi soci ordinari.
Il Presidente Narducci ancora più entusiasta ci chiama dopo qualche giorno, ci dice che lo Spinning Club Italia avrà uno stand al pescare show di Vicenza e che se qualcuno dei nostri andrà in fiera sarà contento di conoscerci personalmente, combinazione il nostro neo-presidente di sezione, Leonardo Muto, andrà in fiera per lavoro.
L’incontro tra il presidente Nazionale ed il nostro responsabile di sezione, ci da ancora più carica e speranza visto la semplicità con cui si è svolto e l’amicizia e l’informalità con la quale si è presentato il sig. Narducci.
Ora non ci resta che far crescere questa sezione e portare avanti progetti e manifestazioni sempre più grandi e sempre più all’insegna del rispetto dei pesci e degli ambienti acquatici, ma ricorda che abbiamo bisogno del tuo supporto, che ne dici?
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